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Una Rosa nel cuore 4.2 Lei ha letto Cooper?

A pochi mesi dalle votazioni, il manifesto pubblicò il Quaderno Famiglia e società capitalistica, curato da Luciana Castellina, per inquadrare la problematica nell’orizzonte nel quale “il referendum per il divorzio ha riproposto al movimento operaio una tematica, quella della famiglia, da decenni negletta, restituendola alla battaglia politica e al programma comunista”. In quelle pagine era possibile trovare una chiave di lettura che desse respiro allo scontro con la parte più arretrata del Paese, ponendolo oltre la semplice (seppure opportuna) difesa di un diritto civile. Scriveva Luciana Castellina: “se è vero, come ha detto Marx, che dal rapporto uomo-donna si misura il livello raggiunto da una civiltà, vuol dire che attorno a tale rapporto si annodano tutti gli altri e che è impossibile pensare di estromettere proprio questo epicentro della lotta rivoluzionaria, non vedere come esso si connette e interseca con gli altri, non misurarvisi. Giudicare questa tematica di per sé interclassista, vuol dire negare in radice la capacità della classe operaia di affermarsi come classe egemone […] qualcosa di simile, ma ancora più grave, di quel marxismo volgare e impoverito che, alcuni decenni fa, negava rilevanza di classe alle lotte di liberazione nazionale”. Nella campagna elettorale erano entrate prepotentemente in scena le “compagne”, portando il proprio, autonomo, punto di vista. Elisa, Pia, Silvana, Pina e tante altre che fino a quel momento, pur partecipando alla vita del Comitato di quartiere, si erano spesso defilate, rivendicarono una specificità che le avrebbe portate, nei mesi successivi, a impegnarsi attivamente nei collettivi femministi della città. Una prospettiva anticipata da Luciana Castellina, seppure in una visione ancora “interna” alla più generale partecipazione alla lotta di classe. [,,,] Ben oltre la specificità della legge sottoposta al voto, Luciana Castellina denunciava il carattere oppressivo della “divisione sociale del lavoro che è all’origine della subalternità della donna” risolvibile soltanto puntando a “tagliare le radici della diseguaglianza”.  Ma fu il saggio di Mariella Gramaglia a richiamare maggiormente la nostra attenzione, stimolando discussioni infinite e spingendoci a leggere e approfondire la tematica fino al punto da non farci trovare impreparati di fronte alla domanda su David Cooper che viene rivolta al protagonista del film di Massimo Troisi Ricomincio da tre: «Lei ha letto Cooper? Sa cosa dice Cooper?».  [...]

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Per leggere ampi stralci del saggio "La vertenza famiglia" di Luciana Castellina citato nel paragrafo 4.2 Lei ha letto Cooper?
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MASSIMO TROISI
LUCIANA CASTELLINA
E' nata a Roma, il 9 agosto 1929. Giornalista e scrittrice, Fondatrice de il manifesto, più volte parlamentare ed europarlamentare del PdUP e del PCI. Autrice di numerose pubblicazioni, è presidente onoraria dell'ARCI dal 2014.
MARIELLA GRAMAGLIA
Ricorrendo a un lessico diretto, moderno, spiazzante, fuori dalle liturgie comuniste [...] per continuare nella lettura del paragrafo [CLICCA SULLA FOTO]
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